I nomi suono fondamentalmente dei suoni, anche quando vengono semplicemente letti perché nella nostra mente li associamo inconsapevolmente alla loro fonetica.
Quando invece li sentiamo pronunciati, come nel caso ad esempio dei media o del “passaparola”, allora il suono diventa l’elemento vincente o perdente.
I nomi devono perciò assolutamente suonare “bene”, come musica. Sono come il ritornello di un brano, ovvero il suo “cuore”, che chiunque dovrebbe aver voglia di fischiettare.